Il recupero dell’appartamento al piano nobile, si inserisce nell’ambito dei lavori di restauro che hanno riguardato l’intero palazzo, edificato nel 1770 su progetto del Morelli, per ospitare la residenza dei proprietari. Nel 2006 il lavoro è stato premiato con l’istituzione del Premio Piero Gazzola per il restauro (scarica il book: Pal Ang_premio restauro_2006) , che da quel momento si rinnova ogni anno, e nel 2016 è stato oggetto di studio nel corso della Giornata di Studi del decennale del Premio Piero Gazzola per il restauro del patrimonio monumentale piacentino.
Abitato fino agli anni ’80, si presentava cupo e poco funzionale. Il primo input è stato quello di “svecchiare”, riscaldare, illuminare….
Anzichè sovrapporre pitturazioni, nuove finiture e suddivisioni, si è proceduto, dopo accurate indagini stratigrafiche, per sottrazione, riportando alla luce le decorazioni originarie e la fluidità spaziale.
Ci si è subito resi conto che la bellezza degli affreschi che stavano riemergendo ci avrebbe portati su una strada non prevista dove la luminosità e la leggerezza apparivano pian piano sotto i nostri occhi.
A quel punto, si è si è lavorato accuratamente per identificare le zone “di sacrificio” dove alloggiare i molti impianti necessari che sembravano inconciliabili con quelle presenze.
E’ poi cominciato il processo di inserimento graduale dei nuovi elementi che, in accordo con il gusto dei proprietari e per valorizzare al massimo le presenze storiche, sono rigorosi e minimali.
Finiture e arredi estremamente moderni sono stati scelti o disegnati appositamente. Il colore utilizzato per le laccature lucide, dialoga con gli affreschi con il risultato di un ambiente contemporaneo in un contesto storico dove entrambi convivono e si completano.
